“Attraverso Via Mazzini ogni giorno per andare al lavoro e, in primavera, eccola là puntuale all’inizio della via, all’incrocio con Via Cappello, c’è la donna delle violette, col suo cestino colmo di mazzetti di viole profumate. Con due dita tiene il piccolo mazzetto di violette e le porge gentilmente ai passanti, per poche lire lei ti offre un premio di primavera.”
A volte anch’io le compravo con tanta tenerezza, mi piaceva l’annuncio della primavera fatto in modo gentile e sorridente dalla signora delle viole.
Da allora gli anni sono trascorsi e adesso camminando a Verona, in una Via Mazzini totalmente cambiata, mi è capitato di ripensare con la forza del ricordo a quel cestino profumato in questa lenta primavera che tarda ad arrivare rivolgo un pensiero alla dolce signora delle violette!