C’è una pianta, si chiama Vetiver, la chiamano anche “pianta ingegnere”, proviene dall’Asia. A seguito di un progetto europeo di molti anni fa è stata acclimatata al nostro continente. In situazioni si disagio idrogeologico, tipo frane e smottamenti, serve per ancorare e rassodare i terreni scoscesi.
Da quanto ho potuto leggere sull’argomento, Vetiver è un’erbacea dalle radici molto resistenti che nell’arco di 3 anni possono raggiungere i 5 metri di profondità ; questa erbacea perenne produce molta quantità di biomassa (tonnellate annue di sostanza secca) adatta alla produzione energetica.
Ha un’alta resistenza, cresce sia in siccità che in abbondanti precipitazioni (anche di tipo monsonico). Sviluppa formando una siepe fitta alta circa 2 metri, ma non blocca il deflusso delle acque, fa da filtro, rallenta la corrente trattenendo il fango. Le sue radici hanno la capacità di assorbire le sostanze inquinanti contribuendo alla fitodepurazione delle acque.
Il sistema di consolidamento con Vetiver come barriera naturale in Asia è conosciuto da più decenni. In Europa, per farlo conoscere, è stato attivato, anni fa, un progetto dimostrativo per l’introduzione del Vetiver, sulla Murcia iberica.
Potrebbe quindi essere utile per risolvere molte devastazioni del suolo del nostro paese, argini e scarpate.