Racconto un breve aneddoto riferito ad alcuni anni fa quando, durante una trasmissione televisiva, l’ospite presente, un politico noto, si mostrò molto meravigliato per aver visto acquistare delle croste di formaggio grana e giudicò l’acquisto delle croste come una dimostrazione della povertà di chi le aveva comperate.
Ora, dati i tempi attuali, con aumenti sensibili sui prodotti alimentari, si potrebbe anche pensarla così, dato che le croste costano meno del pezzo di formaggio, ma ricordo che da noi in Veneto le croste di formaggio grana sono sempre state utilizzate per insaporire zuppe, minestroni eccetera: sarebbe bello che rimanesse così considerandole ancora un’aggiunta di gusto!
(C’è da ricordare però che in tempi di dopoguerra, sì che c’era povertà alimentare! Il formaggio si comperava a piccoli pezzi e, la crosta, si metteva poi in una teletta umida per tenerla morbida fino alla fine, oppure si abbrustoliva sul piano caldo della cucina economica a legna).