Questo modo di preparare i pesciolini da frittura è molto conosciuto ai veronesi come buon antipasto; il titolo della ricetta è riportato in dialetto veronese. La preparazione è semplicissima, si prendono dei pesciolini freschi da frittura (circa 500 g) si infarinano con farina bianca, alla quale avremo aggiunto un po’ di sale fino, si rigirano su un setaccio per far cadere l’eccesso di farina e si friggono in olio di semi di arachide ben caldo. In un sacchettino di garza si mettono: aglio, rosmarino, prezzemolo, origano, immergendolo poi nell’aceto di vino bianco (circa mezzolitro) a sobbollire in una pentolina per qualche minuto. Poniamo i pesciolini fritti e scolati in un contenitore di vetro o di ceramica versando sopra ad essi l’aceto aromatizzato; quando saranno raffreddati li porremo in frigorifero. Saranno pronti il giorno dopo per un appetitoso antipasto.
Nota: gli aromi indicati per la marinatura si possono anche far rosolare in poco olio prima di inserirli nell’aceto a sobbollire; usando dopo un passino fine per togliere i residui, prima di versare l’aceto sui pesciolini fritti.
Questo modo di preparare il pesciolino fritto si conserva in frigorifero per 6/7 giorni, sempre ricoperto dal liquido aromatizzato.